Da Horace Silver a Martial Solal, da Anthony Braxton a John Zorn, da Fred Hersch a Joe Lovano, fino a Suzanne Vega e Sheryl Crow. Se New York ha un trombettista, quello è Dave Douglas. Dal 1993 i suoi dischi sono, nella più pura estetica downtown, una sintesi perfetta tra scrittura e spazi improvvisativi, tra forme radicate nella più bruciante tradizione post-bop e strutture attente ai linguaggi più disparati. Un musicista totale, oltre Bill Frisell che uno strumentista letteralmente stupefacente.