Nel cartellone del Chiozzini 2017 c’è una significativa novità: la realizzazione di una sezione “YOUNG” dedicata al jazz italiano, sia per festeggiarne nel migliore dei modi l’ideale centenario, sia per tentare una ricognizione del suo assetto futuro.
Per questa sezione sono stati invitati musicisti al di sotto dei trentacinque anni, artisti brillanti che, oltre ad un’evidente prepaparazione tecnica, siano stati capaci di produrre poetiche personali, individuali e di gruppo. Da rilevare, nel cartellone, una larghissima presenza di donne. Frutto non tanto dell’istituzione di artificiose “quote rosa”, ma di un’impetuosa e confortante crescita, finalmente anche nel nostro paese, dell’interesse femminile verso il jazz.
I concerti sono stati situati in spazi significativi per lo sviluppo di una consapevolezza della progettazione culturale che vada nella direzione del superamento delle tradizionali barriere tra centri e periferie.
Nel ruolo di ideale “padrino” di questa sezione, Mantova Jazz ha il piacere di presentare il trio del giovane tenorsassofonista James Brandon Lewis, una delle voci poetiche più originali di quella “nouvelle vague” afro-americana che lotta strenua- mente per riportare al centro dell’atto creativo l’espressione poetica più che gli ormai sterili, e spesso narcisistici, giochi di ricombinazione dei linguaggi.